L’artrosi dell’anca, o coxartrosi, è una patologia degenerativa che porta al consumo della cartilagine articolare, causando dolore, rigidità e una severa limitazione della qualità di vita.
Quando le terapie conservative non sono più efficaci, l’intervento di protesi totale d’anca (THA) rappresenta la soluzione definitiva per eliminare il dolore e ripristinare la funzione.
Negli ultimi anni, l’evoluzione delle tecniche chirurgiche e dei protocolli di gestione peri-operatoria ha trasformato questo intervento, rendendolo più sicuro e con tempi di recupero sempre più rapidi.
L’Approccio Anteriore Diretto (DAA): Una Tecnica che Preserva i Muscoli:
Tra le innovazioni più significative vi è l’approccio anteriore diretto (DAA), una tecnica chirurgica mini-invasiva che permette di raggiungere l’articolazione dell’anca passando attraverso un intervallo anatomico naturale, senza tagliare o distaccare alcun muscolo.
Questo approccio “muscle-sparing” rappresenta unvantaggio fondamentale rispetto alle vie di accesso tradizionali (come quella postero-laterale), che richiedono la sezione di muscoli e tendini per esporre l’articolazione.
La preservazione dell’apparato muscolare si traduce in un recupero funzionale notevolmente più veloce e in un minor dolore post-operatorio. La letteratura scientifica è ricca di studi che confermano i benefici di questa tecnica.
Una meta-analisi che ha confrontato l’approccio anteriore con quello posteriore ha evidenziato come il DAA offra potenziali benefici nel dolore e nella funzione riportati dal paziente nelle fasi precoci del post-operatorio.

Il Protocollo Fast Track: Accelerare la Guarigione:
L’approccio anteriore è il partner ideale del protocollo Fast Track (noto anche come ERAS - Enhanced Recovery After Surgery). Questo protocollo è un approccio multidisciplinare moderno che ottimizza ogni fase del percorso del paziente (prima,durante e dopo l’intervento) con l’obiettivo di accelerare il recupero, ridurre le complicanze e minimizzare la degenza ospedaliera.
I pilastri del protocollo Fast Track includono:
1. Educazione pre-operatoria del paziente.
2. Gestione multimodale del dolore per ridurre l’uso di oppioidi.
3. Anestesia loco-regionale.
4. Mobilizzazione precoce: il paziente viene messo in piedi e inizia a camminare a
poche ore dall’intervento.
5. Rimozione rapida di cateteri e drenaggi.
L’applicazione di questi protocolli ha dimostrato di ridurre significativamente la degenza post-operatoria e i tempi di recupero, consentendo al paziente di tornare a casa e alla propria autonomia in tempi record.
Il Planning Pre-Operatorio: La Chirurgia Inizia Prima di Entrare in Sala:
Il successo di un intervento di protesi d’anca non dipende solo dalla tecnica chirurgica, ma anche da un’accurata pianificazione pre-operatoria.
Grazie a software digitali avanzati, il chirurgo può pianificare l’intervento in ogni dettaglio prima ancora di entrare in sala operatoria.
Come illustrato in dettaglio nei video sul planning preoperatorio disponibili online, questa fase è cruciale per:
- Scegliere la dimensione e il tipo di protesi più adatti all’anatomia del paziente.
- Pianificare il posizionamento ottimale delle componenti protesiche.
- Ripristinare la corretta biomeccanica dell’anca, inclusa la lunghezza dell’arto e l’offset.
Questo approccio meticoloso permette di personalizzare l’intervento, ridurre i tempichirurgici e minimizzare il rischio di errori, garantendo un risultato più preciso e riproducibile.
L’artrosi dell’anca oggi può essere trattata con un’efficacia e una rapidità di recupero impensabili fino a pochi anni fa. La combinazione di una tecnica chirurgica avanzata e rispettosa dell’anatomia come l’approccio anteriore diretto, un protocollo di gestione peri-operatoria ottimizzato come il Fast Track e una meticolosa pianificazione pre-operatoria, permette ai pazienti di dire addio al dolore e di tornare a una vita piena e attiva in tempi estremamente brevi, con risultati eccellenti e duraturi.
Riferimenti
Higgins, B. T., et al. (2015). Anterior vs. posterior approach for total hip arthroplasty,a systematic review and meta-analysis. The Journal of Arthroplasty. Awad, M. E., et al. (2021).
Direct anterior approach has short-term functional benefit and higher resource requirements compared with the posterior approach in primary total hiparthroplasty. The Bone & Joint Journal.
Di Martino, A., et al. (2023). Fast track protocols and early rehabilitation after surgery in total hip arthroplasty: a narrative review.
Clinics and Practice. Hansen, T. B. (2017). Fast track in hip arthroplasty.EFORT Open Reviews.