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...a casa per il Coronavirus? RINGRAZIA!

Sono tempi duri questi che dobbiamo affrontare a causa dell’emergenza Coronavirus: dobbiamo attenerci alle misure eccezionali contro il dilagare dell’epidemia, quali quarantena, evitare gli spostamenti, stop ad eventi e competizioni sportive, chiusura di cinema, teatri, pub e altri luoghi di ritrovo, chiusura di scuole, università e strutture ludiche.

“Sospensione”, “chiusura”, “evitare” e “stare a casa” sono le raccomandazioni per il bene collettivo della società. Sono restrizioni necessarie per sostenere chi è primariamente coinvolto, dai pazienti che necessitano terapie intensive e/o immediate a tutto il personale sanitario. Sono restrizioni forti ma necessarie per difendere ed impedire ulteriori coinvolgimenti, affinchè si arresti il dilagare dell’epidemia e possiamo presto tornare alla nostra “tranquilla” quotidianità.

Ognuno di Noi può “coltivare il suo orticello”, ovvero fare la sua parte, ed al contempo contribuire al fiorire del giardino comune, perché è proprio questa l’intenzione finale: rifiorire. 

Difficile sentirsi dire “stai a casa”, solitamente l’invito è volto ad uscire, a muoversi, incontrare gente, essere stimolati.. e ora che faccio? Il mio invito è sempre lo stesso: accogliere gli stimoli adattandoci all’ambiente.

Se abiti in campagna e hai la possibilità di goderti aria fresca e sole, fallo! 

Una passeggiata in mezzo al verde, a tu per tu con i pensieri ti servirà a far chiarezza e ordine. Imponi a te stesso una passeggiata detossificante dove i pensieri negativi saranno lasciati ai metri percorsi. Libero spazio all’immaginazione di momenti felici e all’escogitazione di soluzioni e piani futuri. Alla fine tornerai a casa, non solo con la mente più leggera, ma con un po' più di endorfine in corpo.

 

Se hai la possibilità di svolgere il lavoro da casa, fallo! 

Ritagliati uno spazio e degli orari precisi, potrai servirti di una playlist a rumore bianco che nasconda tutti gli altri suoni sgradevoli in grado di disturbare la tua concentrazione. Non è il luogo lavorativo a definire la tua efficienza, ma piuttosto la condizione in cui ti trovi: questo ti potrà svelare risorse fino ad ora ignorate.

 

Se hai la necessità di fare spesa, falla!

A tal proposito ti consiglio di munirti di guanti e mascherina e che sia un solo familiare ad occuparsene. 

Ti consiglio di guardare cosa manca in dispensa e scrivere il famoso “biglietto della spesa”, stila i prodotti di cui hai realmente bisogno. Se uno dei tuoi obiettivi è anche quello di perdere un po' di pancetta, non nasconderti dietro la scusa delle palestre chiuse o del “restare a casa”, piuttosto “approfitta” di quest’emergenza per essere accorto all’essenziale e a non girovagare tra le corsie in cerca di quello snack goloso.  

 

Se hai la possibilità di pranzare e cenare a casa, fallo!

Sperimenta nuove ricette con ciò che hai in frigo e in dispensa. Immagina un piatto che ti piacerebbe assaporare e cucinalo. Sii creativo, e se non ti piace cucinare..beh, ricorda comunque che mangiare è un bisogno essenziale: i piatti ben ripartiti tra i macronutrienti ed il consumo di frutta e verdura saranno sempre ottimi alleati del nostro sistema immunitario e della nostra salute in generale.

 

Se pensi che trascorrerai i prossimi giorni sul divano in compagnia di maratone di film, rifletti su quale film vorresti vedere e guardalo! Le maratone, però, lasciamole ai podisti.

Piuttosto ti invito a leggere, almeno dieci pagine al giorno. Fai in modo, ovviamente, che la scelta ricada su un libro che hai già in casa: un libro letto e che ti piacerebbe rispolverare oppure un libro che hai iniziato ma non hai mai finito o, ancora, un libro che ti ha sempre attratto ma che non hai mai avuto modo e/o tempo di leggere.

Dieci pagine diventeranno venti senza che te ne accorga, le giornate scorreranno e la tua mente sarà attiva e ricettiva. Credo sia un’ottima idea svolgere l’attività di lettura di fronte alla finestra sfruttando la luce del sole!! 

 

Se hai la possibilità di fare ginnastica in casa, fallo!

Abiti in città e sai che andando al parco potresti incontrare gente? Sei un habitué dell’attività fisica ma le palestre sono chiuse? Il tuo Fisioterapista ha chiuso lo studio? Oppure ti alletta l’idea di stare tutto il giorno sul divano?

Beh, cogli l’occasione per scoprire il piacere dei movimenti lenti dei tuoi muscoli che si contraggono volontariamente e allo stesso modo si rilassano. 

Potresti iniziare l’attività con dieci respiri consapevoli: una mano sulla pancia che lentamente si gonfia durante l’inspirazione e altrettanto lentamente si sgonfia, ritraendosi, durante l’espirazione. 

Ti consiglio esercizi lenti con attenzione volta alla tecnica per essere pienamente partecipe del movimento.

Se hai l’esigenza di fare attività aerobica e sei a corto d’idee, scarica l’app “7 Minutes Workout” ( link ), un personal trainer virtuale ti indicherà esercizi e durata degli stessi. 

Al termine della tua piccola sessione ti sentirai soddisfatto, carico ed energico. 

Cogli questo periodo per uscire dagli schemi e ritrovare il piacere della novità nella quotidianità.

 

Di fondamentale importanza è mantenere i propri ritmi, gli orari, le terapie così come gli esercizi. Sicuramente ora, dove si è costretti a rimanere a casa, tra un pasto e l’altro, tra un lavoretto e l’altro, avremo più tempo a disposizione, ma utilizziamolo bene perché anche questo tempo, per quanto possa sembrare “morto”, non torna indietro: rendiamolo prezioso, “vivo”!

 

Ho sempre preso a cuore il benessere dei miei pazienti rendendomi disponibile ad ogni esigenza ma in quest’emergenza voglio darvi uno stimolo in più. 

 

Una riflessione. 

 

Sono giorni grigi, si sa ma neanche tanto :D, ma dobbiamo lasciarci coinvolgere anche noi da questo grigiume di umori? No! 

So bene che in tutto questo rallentare non sono comprese le tensioni, anzi, quelle aumentano, però son proprio quelle che dovremmo tenere a bada.

 

Allora cosa possiamo fare per propagare un po' di luce e dare una tonalità diversa non solo al nostro umore, ma anche a chi ci è vicino? Scrivere una lettera di ringraziamento può essere un’ottima idea… Provare per credere! Una recente ricerca scientifica dimostra come la lettera della gratitudine apporti un miglioramento nel nostro umore e nella salute mentale che non si ferma all’istante presente, ma che arriva a coprire un arco temporale fino a 12 settimane.

 

L’aspetto fondamentale che la differenzia dal diario è la sua capacità di creare benessere non solo in chi la scrive, ma ovviamente, anche nel destinatario, richiedendo non solo una riflessione ma un atto concreto.

 

Si dice che “provare riconoscenza e non esprimerla è come incartare un regalo e non darlo”. Se sei d’accordo con questo pensiero, oggi è un buon momento per fare un dono a qualcuno ed anche a te stesso. 

 

Non occorre uscire di casa.

Occorre soltanto che tu ti metta in silenzio con i tuoi pensieri e che sperimenti la gratitudine verso la tua persona, il tuo destinatario: qualcuno per te importante, qualcuno che ha lasciato il segno nella tua crescita, nel tuo sviluppo personale, qualcuno che ti aiutato o che ti ha influenzato, qualcuno che ti ha insegnato qualcosa e che ti ricorda quanto sia bella la vita nonostante le ferite, nonostante le sfumature di colori che porta con sé. Qualcuno a cui non avete mai espresso la vostra gratitudine o, ancora, qualcuno a cui volete ricordare la vostra gratitudine. 

 

Questa volta meno tecnologici: carta e penna.

 

Rivolgiti direttamente al tuo destinatario.

Spiegagli chiaramente i fatti per cui gli sei grato.

Descrivi come il suo comportamento ha avuto un impatto positivo sulla tua esistenza.

Racconta come procede ora la tua vita e quanto spesso lo ricordi.

Esprimi i tuoi pensieri senza censure, lasciati andare alle emozioni.

 

Non appena avrai finito ti accorgerai dell’invasione di emozioni positive che risiedono in te, il rilascio di dopamina nel flusso sanguigno è reale!

 

Ora non ti resta che chiamare telefonicamente la tua persona, o, meglio ancora, organizzare una videochiamata su WhatsApp e leggergli la lettera. Patto: non potrà interrompervi fino al termine della lettura.

 

Sarà un’esplosione di benessere, di ricordi che sovvengono ed un’immersione nel presente per le fortune che hai avuto e per gli insegnamenti che ti sono stati dati e che tutt’ora conservi.

 

Al termine di questo periodo restrittivo, ti consiglio, di organizzare un incontro diretto: sarà un’occasione per consegnargli la lettera, di modo che possa rileggerla e serbarla tra le cose più care.

 

Nella lontananza possiamo esserCi vicini.

 

 

GRAZIE GRAZIE GRAZIE

 

@osteopatagiuliasollima

@fabiomarchesi

@aliceparea


REFERENCES

O'Connell BH, O'Shea D, Gallagher S. Feeling Thanks and Saying Thanks: A Randomized Controlled Trial Examining If and How Socially Oriented Gratitude Journals Work. J Clin Psychol. Epub 2017 Mar 6.

 

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