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L’epigenetica: come andare oltre i propri geni

SONO I NOSTRI GENI A DETERMINARE IL NOSTRO DESTINO?


Se siete convinti che i geni abbiano il controllo della vostra vita e di non avere voce in capitolo sui geni che vi sono stati rifilati alla nascita, avete un’ottima scusa per considerarvi vittime dell’ereditarietà. Sin dagli albori dell’Età della Genetica, siamo stati programmati ad accettare l’idea di essere soggetti al potere dei nostri geni, gli unici che, rivoltandosi, fanno esplodere malattie in grado di mettere a repentaglio la nostra vita.

Ovviamente, è indubbio che alcune malattie siano da attribuire a un unico gene difettoso, ma i disturbi dovuti ad un singolo gene colpiscono meno del 2% della popolazione; la grande maggioranza viene al mondo con un patrimonio genetico adatto a vivere una vita sana e felice. 

Le malattie che insorgono in età adulta come il diabete e le malattie cardiovascolari rappresentano i flagelli del nostro tempo ma non sono causate da un gene, piuttosto da complesse interazioni di molteplici fattori genetici e ambientali.

È importante sottolineare che la Medicina ha scoperto delle correlazioni tra molti geni e altrettante malattie, ma raramente ha scoperto che un singolo gene è causa di un carattere o di una malattia. 

 

Generalmente la confusione è data dalla distorsione del significato dei due termini: correlazione e causa.

Avere relazione con una determinata malattia è ben differente dall’esserne causa, fatto che implica una diretta azione di controllo.

Vi faccio un esempio. Il mio mazzo di chiavi contiene una chiave che “controlla” la mia auto. Sul momento potreste pensare che la mia affermazione sia corretta visto che solitamente è una sola chiave ad avviare il motore. Quella chiave appartiene al mio mazzo è vero, ma è proprio vero che quella chiave “controlla” l’auto? Se così fosse non potreste mai lasciarla in macchina da sola perché potrebbe decidere di farsi un giretto per conto suo. In realtà la chiave è solo “correlata” al controllo dell’automobile: chi la controlla davvero è la persona che inserisce la chiave, nonché il proprietario. 

Geni specifici sono in relazione al comportamento e ai caratteri di un organismo ma questi geni non si attivano finchè qualcosa non li fa scattare. Il punto interrogativo, a questo punto, accompagna la domanda che sorge spontanea: “Che cosa li fa scattare?L’Ambiente!

Ecco che entra in gioco l’Epigenetica, ovvero lo studio dei meccanismi molecolari per mezzo dei quali l’ambiente controlla l’attività dei geni.

Noi non siamo vittime dei nostri geni, quanto piuttosto, siamo gli artefici del nostro destino!

Alt Alt Alt!!! Siamo arrivati all’Epigenetica.. ma un attimo, sai cos’è il DNA? E quali funzioni svolge? Credo che almeno una volta nella vita avrai detto o ti sarà capitato di sentire “non è colpa mia, ce l’ho nel DNA!”, cosa si intende?

Facciamo un passo indietro e conosciamo il DNA!

DNA significa Acido Desossiribonucleico. È il principale costituente dei cromosomi e si trova all'interno del nucleo di tutte le cellule viventi.

Il DNA contienesottoforma di codice, tutte le informazioni necessarie alla vita di un organismo, dal più semplice al più complesso. -> Una informazione = 1 gene = 1 proteina.

Il DNA è il supporto dell’eredità. Contenuto negli spermatozoi e negli ovuli che formano l’embrione, il DNA porta i caratteri di ognuno dei due genitori e permette dunque la trasmissione di questi caratteri ai figli. 

Presiede dunque alla conservazione, trasmissione ed espressione dei caratteri ereditari.

 

Step successivo: il GENOMA! Non è altro che l’insieme di tutti i geni del DNA, ossia il nostro patrimonio genetico e quello di tutti gli esseri viventi.

 

Presentati questi due concetti torniamo alla nostra Epigenetica e all’Ambiente.

 

Dicevo… noi non siamo il solo frutto del nostro DNA e del nostro complesso patrimonio genetico, ma come è stato ampiamente dimostrato dalla scienza, ciò che siamo è determinato da un processo di interazione dinamica tra il genoma e il nostro ambiente

 

Le esperienze fatte, le scelte, lo stile di vita, l’alimentazione, gli atteggiamenti ed i pensieri positivi coerenti con il nostro subconscio sarebbero, infatti, in grado di modellare l’attività dei geni, attraverso le cosiddette modificazioni genetiche.

 

Le esperienze di cui ognuno è protagonistavengono codificate all’interno del nostro DNA tramite particolari e precisi meccanismi di regolazione dei geni che entrano in gioco già durante lo sviluppo embrionale.

 

Torniamo dunque all’Epigenetica.

Letteralmente significa “sopra l’eredità familiare” (epì=”sopra” e gennetikòs=”che riguarda l’eredità familiare”) e si occupa di studiare tutti quei meccanismi che influenzano il fenotipo senza alterare il genotipo (varia l’espressione genica ma non la struttura del DNA).

 

Questa, relativamente, nuova scienza mostra come ogni cellula del nostro corpo possieda il proprio patrimonio genetico, ma le sue caratteristiche funzionali derivano dai geni attivi. Sono i geni attivi a definire l’identità ed il funzionamento di una cellula. Ecco che entra in gioco l’Epigenetica dove l’espressione dei geni conta più della loro struttura.

 

Sono i meccanismi epigenetici ad essere i responsabili dell’espressione dei nostri geni, a farli “scattare”. Sono loro a favorire l’insorgenza di malattie o la permanenza di uno stato di salute. 

 

Pensiamo al DNA come una tastiera del pianoforte. La struttura è la stessa ma la sinfonia la creiamo noi! Siamo noi a decidere quali tasti suonare.

 

Le nostre scelte quotidiane e le nostre convinzioni creano lo spartito della nostra sinfonia.

 

Inoltre, i meccanismi epigenetici che producono cambiamenti nell’espressione genica sono reversibili. Questo vuol dire che non sono permanenti, sia nel bene che nel male e da qui mi ricollego allo stile di vita.

 

Un altro punto fondamentale riguarda le generazioni successive. E’ stato scoperto come questi cambiamenti di tipo epigenetico possano essere trasmessi dai genitori ai figli e dai figli ai nipoti, la cosiddetta “epigenetica transgenerazionale”.

 

Spesso i ritmi a cui la nostra società ci sottopone rendono difficili gli stili di vita salutari se per salutare intendiamo il perfetto equilibrio da mente e corpo. Spesso ci si sovraccarica di lavoro o di pensieri a discapito delle ore dedicate al sonno, spesso ci si trova coinvolti in stati emotivi alterati rivolgendo e nostre ansie o le nostre frustrazioni sui rapporti interpersonali, spesso ci si sveglia di corsa bevendo un caffè al volo e scappando a lavoro per poi trovarsi ad abbuffarsi la sera.

 

Non è facile cambiare, lo so, ma ti do in mano lo strumento della consapevolezza nella speranza che possa renderti più ricettivo e più propenso a rivedere le tue abitudini, le tue scelte. Attuare cambiamenti, dall’atteggiamento mentale alla tavola, può avere risvolti positivi sia livello caratteriale che di salute. 

 

Il “Sono fatto così!” ed il “Ce l’ho nel DNA!” sono le scuse di chi è vittima di una scienza ormai obsoleta.

 

Tra i fattori epigenetici a nostro favore, l’alimentazione riveste particolare importanza, difatti gli squilibri alimentarisono i principali determinanti delle malattie croniche, tra cui le malattie cardiovascolari, l'obesità, il diabete e il cancro.

 

La dieta è uno dei fattori che incide maggiormente sulla nostra espressione genica. Riveste un ruolo preponderante sulla composizione del nostro microbiotaintestinale, prevenendo stati infiammatori cronici e promuovendo l’efficienza del nostro sistema immunitario.

 

Il nostro stile di vita è Epigenetica, sta sopra alla struttura del nostro DNA. È lui che influenza il nostro destino.

 

Parola di Scienza!

 

D.O. Giulia Sollima


giuliasollimaosteopata.blogspot.com


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

REFERENCES

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