La chirurgia mini-invasiva della colonna vertebrale? Quella vera...

Tantissime volte in medicina sento parlare di chirurgia mini invasiva.
Immediatamente questo concetto produce un senso di miglioramento senza avere basi specifiche. Dobbiamo anche intenderci su cosa sia mininvasivo: il taglio, l’aggressività del chirurgo, il risparmio dei tessuti, il tempo in sala operatoria.

Non è chiaro, la chiarezza però è sempre alla chiave per capire le cose.


L’approccio mininvasivo per la chirurgia della colonna consiste nel risparmio della muscolatura vertebrale durante il processo di raggiungimento dei piani inferiori.
Artrodesi L3 L5 con decompressione completa ed esposizione del sacco durale
Artrodesi L3 L5 con decompressione completa ed esposizione del sacco durale
In questa foto vediamo una artrodesi con decompressione classica, con laminectomia completa ed esposizione del piano durale. Per come realizzato l’intervento, è necessaria per forza di cose la rimozione delle inserzioni muscolari del muscolo multi fido
Approcci mini invasivi del tratto lombare
Approcci mini invasivi del tratto lombare
In questa foto invece vediamo delle possibili alternative per evitare di sezionare le inserzioni muscolari, preservando quello che rappresenta il principale motore (il muscolo) di tale segmento oltre a rappresentare potenziale rischio di sanguinamento durante le manovre di apertura.

Chi dice che funzioni?

Tantissimi amici e colleghi neurochirurghi e ortopedici

Vediamo un bello studio 
Quindi di fatto che cosa cambia?

Non ci sarà più il taglio longitudinale sulla linea mediana, ma solo dei piccoli tagli per alloggiare le viti peduncolari. Oltretutto per realizzare questo intervento esistono degli appositi dilatatori che proteggono i tessuti, a differenza dei retrattori che nella maggior parte dei casi persistono a lungo, e per il loro disegno tendono a stressare molto ancora una volta sia muscolo che derma.

Inoltre noi che possediamo la neuronavigazione con oarm, possiamo continuare a controllare la direzione impianti nonché ad avere il controllo definitivo al termine dell’intervento chirurgico.

La decompressione delle strutture con ausilio del microscopio è possibile farla per via monolaterale ed è possibile anche raggiungere la parte controlaterale inclinando appositamente gli strumenti.
Le viti vengono posizionate direttamente dalla cute, la barra viene fatta passare attraverso i fori delle guide
Le viti vengono posizionate direttamente dalla cute, la barra viene fatta passare attraverso i fori delle guide
Questo approccio permette una rapida ripresa con una diminuzione della degenza in ospedale. Permette una perdita di sangue decisamente inferiore, un tasso di complicanze della ferita decisamenteinferiore e lo stesso dicasi delle infezioni. Anche a livello cosmetico permette una migliore gestione della cute. Con l’aiuto delle nuove tecnologie sia per quanto riguarda gli interventi sia perquanto riguarda gli impianti, sono sicuro che questo tipo di approccio sarà vincente per quanto riguarda la patologia degenerativa del tratto lombare.


Risparmiare i tessuti...
Potenziare la funzione...

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