LAVORI IN SMART WORKING? PASSI LA MAGGIOR PARTE DELLE TUE GIORNATE NELLA STESSA POSIZIONE? Questo articolo fa per te! Sarò breve ma coincisa, pochi concetti ma chiari affinchè tu possa assimilarli e applicarli nella tua quotidianità, già da domani!
Senza perdere tempo cominciamo subito… tendo la mia #HANDFORLIFE in 3 parole chiave da memorizzare!
Ti consiglio di porre più attenzione a ciò che riguarda l’ambiente del lavoro, ovvero occorre ottimizzare il più possibile la tua condizione lavorativa, dalla tipologia di sedia all’altezza del tavolo, alla luce ed alla posizione del computer. L’ottimizzazione dell’ambiente dove lavoriamo, dove trascorriamo la maggior parte delle nostre giornate ci permette di evitare disfunzioni posturali che, se protratte nel tempo, si trasformano in fastidi e disturbi sempre più persistenti.
Un piccolo reminder per le donnine -> a lungo andare le borse non ci sono amiche, soprattutto quando sono cariche di materiale lavorativo, di trousse, bottigliette d’acqua e quant’altro: creano un forte squilibrio che si ripercuote sull’apparato muscolo-scheletrico; a queste, se potete scegliere, prediligete gli zaini che sono di gran lunga migliori per la distribuzione del peso.
Ti consiglio di rivalutare l’importanza delle pause attive, veri e propri momenti di attivazione fisica che ci consentono di variare le dinamiche di lavoro e ci aiutano a prevenire affaticamento della vista e mal di schiena. In molti ci ritroviamo a lavorare seduti per la maggior parte della giornata ma per quanto ci possa risultare comodo, il corpo ha bisogno di movimento e di attività per mantenere uno stato di salute ottimale, sia fisico che mentale. Ecco perché sono importanti le pause attive.
Come fare? È molto semplice. Ogni due ore di lavoro ti suggerisco di ritagliarti 10 minuti in cui realizzerai alcuni semplici esercizi di stretching e di mobilizzazione articolare.
L’importante è iniziare in modo graduale, aumentando progressivamente l’estensione del movimento fino al momento in cui si avverte tensione, ma non dolore, ripeti finchèla tensione non sarà diminuita. Mi raccomando fai sempre attenzione alla respirazione: deve accompagnarsi ad ogni movimento ed essere fatta in modo profondo e consapevole.
Spesso ci si accorge della posizione scorretta solo quando sentiamo il bisogno di muoverci per “stiracchiarci”. Ecco, il mio consiglio è non aspettare quel momento per modificare la nostra postura. Vi invito a posizionarvi sin da subito con spalle ben aperte e testa in linea sulla colonna, di modo che il peso si distribuisca equamente sulla nostra schiena: se poniamo attenzione a questi piccoli accorgimenti le nostre curve disperderanno i carichi con più facilità ed i nostri muscoli lavoreranno con sforzi minori.
Se avete la possibilità di scegliere la vostra sedia dietro la scrivania, il mio consiglio è quello di valutare l’utilizzo di una FitBall, quella grande palla di gomma piena di aria: ti permette di mantenere un’attenzione particolare al tuo corpo durante l’attività lavorativa. Una corretta tensione sugli addominali ed una corretta posizione del bacino rispetto alle gambe preserva la curva lombare proteggendo i dischi interposti.
Non è tanto la tecnica a fare la differenza, quanto la consapevolezza della propria corporeità e della propria interiorità.
Ah, ultimissimo consiglio, ricorda di avere sempre sulla scrivania una bella bottiglia da litro, a fine turno dovrà essere vuota! L’idratazione è fondamentale per elasticità muscolare e mentale.
Attuare piccoli cambiamenti nel quotidiano può rivelarsi un grande beneficio a lungo termine.