La tecar terapia è una terapia che permette il trasferimento di energia resistiva e capacitiva indotta da una radiofrequenza monopolare a 448kHz al fine di generare il riscaldamento dei tessuti profondi e quindi produrre guarigione.
Per oltre 20 anni è stata utilizzata in medicina e spesso vista la semplicità di applicazione e la diffusione, viene spesso richiesta e prescritta.
Mi piace però sempre verificare e studiare i meccanismi che portano all'evidenza/successo di una terapia.
Tante volte i pazienti che si presentano presso di me lamentano mal di schiena. Abbiamo visto insieme che questo disturbo è quasi parafisiologico, ovvero rappresentato all'interno della popolazione in maniera costante ma soprattutto che procede verso una autoguarigione autonoma senza intervento dell'uomo.
Perchè allora una corrente indotta nei tessuti profondi dovrebbe aiutare o velocizzare la guarigione?
Perchè induce aumento della perfusione dei tessuti e quindi migliora la contrazione del muscolo così come la plasticità delle inserzioni muscolari.
Tutte queste idee non sono mai state verificate fino in fondo
In questo studio scientifico qui sotto si è andati a studiare con valutazioni numeriche parametri quali: temperatura della pelle, la microcircolazione della pelle e il flusso di sangue intramuscolare. Questi parametri sono stati studiati mettendo a confronto l'applicazione della terapia contro un applicazione placebo.
Non ci sono dubbi che tale terapia generi effetti netti e profondi ma l'uso della testa e del ragionamento ci permette di evidenziare quali casi abbiano più da guadagnare che da perdere (in questo caso tempo, la risorsa più importante che abbiamo).
E' esperienza comune che il paziente con un leggero dolore lombare semplicemente andando a camminare stia meglio.
Come mai? L'attivazione muscolare più o meno decisa, vedremo in un altro articolo, come migliorare l'attivazione di tutti i segmenti della colonna vertebrale durante il cammino, porta a un deciso aumento del passaggio di sangue nel muscolo che a sua volta risulta in grado di completare meglio i suoi compiti (contrazione, mantenimento delle distanze anatomiche come quella del forame intervertebrale).
La tecar terapia agisce in maniera artificiale nella stessa maniera: pertanto noi possiamo sfruttare tali effetti a nostro vantaggio a partire dalla diagnosi.
Diversa è la questione per esempio in fase post traumatica come per esempio dopo una distorsione della caviglia.
Pare però una costante, con riserva, che il freddo non aiuti anche se risulta sempre un rimedio conosciuto e accettato.
Aumentano le evidenze di tale terapia a dispetto di altre e sarà mia cura selezionare il tipo e come applicarla in funzione della vostra diagnosi.
