Montagna & Salute

Oggi è l’11 Dicembre, giornata internazionale della Montagna. 

In occasione di tale ricorrenza vogliamo proporvi un articolo che tratta proprio della Montagna e, relativamente al nostro campo di interesse, di come l’attività fisica in montagna porti benefici a livello muscolare, scheletrico, psicologico e complessivamente a tutta la macchina del corpo umano.

Una delle attività principali svolte a diversi metri di altitudine è la camminata o, detta in gergo tecnico, Trekking.

 

 

Camminare in montagna è una vera e propria opportunità. Di ascolto di sé, anzitutto, e quindi di grande connessione interiore con le nostre verità più profonde, portandoci esattamente a modo di vivere più giusto per noi, secondo il nostro stile e qualità di vita.

Il benessere che ci restituisce si assapora nella mente ma anche nel corpo, in tanti modi.

Dona vitalità a corpo e mente

L’attenzione al silenzio, l’ascolto concentrato dell’ambiente e del proprio respiro sono attività che aiutano l’umore ed hanno un naturale effetto benefico per la mente, oltre che sul controllo del proprio sistema nervoso.

Camminare in un bosco purifica ed energizza: la silvoterapia infatti, è utile per ritrovare il benessere e l’equilibrio interiore attraverso il contatto con la natura, e tra le eco-terapie è la pratica che sta prendendo più piede, pur essendo stata scoperta solamente nel 1927.

 

Disciplina i pensieri

Il cammino è un po’ come il respiro: un gesto automatico al quale non si presta attenzione, ma che in natura, in una dimensione di ascolto amplificata, può essere portato alla nostra consapevolezza, ad esempio concentrandosi sulle sensazioni fisiche che arrivano dall’appoggio del piede, dalla differente distribuzione del peso durante il passo, o dal nostro respiro. 

Questa focalizzazione sulle nostre esperienze nel “qui e ora”, ponendo l’attenzione su sé stessi, rende il camminare una pratica di mindfullness che ci aiuta ad assaporare vividamente ogni cosa sia viva intorno a noi, dando piena attenzione a come si stia manifestando.

L’alternarsi del passo destro e sinistro mette in collegamento i due emisferi cerebrali favorendo uno stato mentale rilassato e aperto alle intuizioni, meno incline alla rimuginazione. 

 

Stimola la creatività

Un recente studio esperienziale di Atchley e colleghi, in cui i partecipanti hanno trascorso quattro giorni consecutivi nella natura selvaggia, ha dimostrato che questa ‘immersione’, praticando trekking, camminando nei boschi e salendo su sentieri di montagna, migliori sensibilmente la creatività e l’ispirazione, raddoppiandole addirittura del 50%.

Gli studiosi hanno affermato che: “L’esposizione all’ambiente naturale appare avere un impatto sulla corteccia cerebrale pre-frontale, la cui attività è associata alla creatività ed al multitasking”, verificando quanto l’aumentata capacità di trovare idee o soluzioni nuove, di risolvere i problemi in modo originale o di modificare l’esistente migliorandolo, sia favorita a condizione di non usare tablet e smartphone. 

Le continue stimolazioni di questi dispositivi, infatti, riducono drasticamente la capacità di concentrazione e, di conseguenza, la nostra attitudine al pensiero creativo, contrariamente a quanto accade negli ambienti naturali.

 

In un certo senso, potremmo dire che il camminare in montagna può aumentare di gran lunga la tua produttività nella vita di tutti i giorni e può aiutarti a lavorare meglio: sarebbe un grande traguardo, no?! :)

 

Funzione antidepressiva e antistress naturale

Camminare all’aria aperta è una sana attività aerobica e un valido antidepressivo naturale, che spegne consolidate abitudini tossiche: dalla forte velocità dei nostri ritmi, all’uso smodato della televisione. Dopo una bella camminata in natura, inoltre, si beneficia di un sonno ristoratore e il meritato riposo fisico sembra decisamente più efficace del solito.

Da un lato questi effetti derivano dal distanziarsi dalla routine quotidiana e dall’esporsi a meravigliosi e sconosciuti scenari, ma sono anche conseguenza di un’aumentata produzione di endorfine e di serotonina (gli ormoni del benessere), unita ad un abbassamento dei livelli di cortisolo nel sangue.

 

Per questo, camminare ci fa sentire meno ansiosi, tristi o stressatistimolando sentimenti positivi e propensione all’attività fisica.

Induce a lavorare sulla propria autostima

Camminare aiuta a focalizzarsi e a prendere contatto con i propri stati d’animo, sul loro fluire e sul modo in cui cambiano in sintonia con i mutamenti di scenario che il mondo ci offre.

Essere esposti alle difficoltà spesso porta l’essere umano a provare emozioni avverse e a essere inglobato in una spirale di pensieri negativi.

Tuttavia, tali difficoltà è necessario che vengano superate nel breve, perché si possa raggiungere quella meta ambita che ognuno di noi si pone nella vita. 

Nello stesso momento in cui tali circostanze, ossia il cammino a contatto con aria pulita, esaltano i nostri limiti, esse andranno ad accendere quei talenti che spesso non alleniamo, e che inconsciamente ci guideranno al superamento di ostacoli personali.

Per questo la montagna è un laboratorio “vivo”, in cui rapidamente possiamo trovare soluzioni nuove e creative, e con cui si rafforza il proprio senso di competenza e autoefficacia.

Possiamo dire che lo svolgimento di attività extra-routinarie in scenari di montagna, ci permette di cambiare frequentemente la nostra prospettiva, acquisendo nuove consapevolezze e vincendo le nostre paure.  

Momento di condivisione 

Condividere la camminata è un’occasione di legame unica con le persone: ci si può trovare a dipendere da qualcuno, ad avere un contatto più stretto di quello che solitamente assumiamo nella vita di tutti i gironi, a dover affidarsi o a voler isolarsi per bisogno di solitudine. Ognuno ha una sua attitudine personale rispetto al cammino in montagna! In tutte queste situazioni però, possiamo notare e analizzare il nostro stile di relazione, ed eventualmente esercitare nuove competenze di comunicazione e di sintonizzazione con gli altri.

 

Benessere fisico

Sono tanti e preziosi i benefici del camminare sulla nostra salute fisica: 

Fare trekking regolarmente potenzia il funzionamento dell’apparato cardiovascolare, perché mantiene attiva l’elasticità dei vasi sanguigni prevenendo le malattie cardiovascolari. Al contempo, fortifica l’apparato respiratorio perché camminare in un ambiente sano e pulito stimola una migliore ossigenazione dei tessuti.

L’attività aerobica attiva la produzione dei globuli rossi fornendo ai muscoli un maggiore apporto di ossigeno che migliora il tono muscolare, rassodandolo e tonificandolo; rinforza poi le fibre muscolari e le articolazioni, elevando il grado di elasticità di tendini e legamenti.

Camminare per lunghi tratti, specialmente con le pendenze dei percorsi alpini, permette di bruciare molte calorie eliminando il grasso in eccesso e riducendo sensibilmente i livelli d’infiammazione sistemica derivata dagli adipociti.

Le attività outdoor migliorano infine le capacità cerebrali: alcuni ricercatori dell’University of British Columbia hanno verificato come l’esercizio aerobico all’aperto faccia aumentare il volume dell’ippocampo, migliorando le capacità di memoria.

 

 

 

Non sei tu che conquisti la Montagna, ma è la Montagna che conquista ogni parte di te!

 

 

 

Ognuno di noi ha le proprie montagne da scalare.

Che sia la realizzazione di un sogno, una carezza da conquistare, o il dedicare il proprio impegno a un mestiere in cui ci si sente di esprimere realmente se stessi, nessuno ci racconterà di una conquista facile che non richieda una rivoluzione del proprio modo di essere e di canalizzare energie o risorse.

In montagna impariamo a sentirci pienamente noi stessi, a misurarci con le difficoltà del cammino a contatto con la nostra bellezza, ma sempre con fiducia rinnovata dei nostri talenti. Ci piace pensare che solo attraverso questa scoperta, ognuno di noi possa raggiungere tutte le vette cui si sente chiamato.

Non ho mai tanto pensato, tanto vissuto [..]

quanto in quei viaggi che ho compiuto

da solo e a piedi.

La marcia ha qualcosa che anima

e ravviva i miei pensieri:

non riesco quasi a pensare quando resto fermo;

bisogna che il mio corpo sia in moto

perché vi trovi lo spirito”.

(Confessioni, Rousseau)

 

 

 

 

 

Ti abbiamo convinto? Ora andrai anche tu a camminare in montagna? Faccelo sapere!

 

- Articolo a cura di Alice Parea, Osteopata presso il Centro Ortopedico Lavanga

Per maggiori info e necessità, ecco dove reperirla:

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