Quasi tutti i pazienti che capitano nel mio ambulatorio dopo una certa età hanno problematiche all'anca o al ginocchio, le due articolazioni che maggiormente si sono sviluppate dal passaggio dalla quadrupedia alla bipedia.
Come spiego sempre le problematiche di allineamento degli arti inferiori e dell'articolazione oltre alle problematiche dei nervi del plesso lombare possono concorrere alla generazione dell'osteo-artrosi.
Quando esistono tali problemi la cartilagine che è una struttura molto nobile e con basse capacità rigenerative, si danneggia e provoca ampio dolore.
Da sempre la terapia conservativa considerata gold standard per questo tipo di problematiche e l'acido ialuronico, un validissimo aiuto per mantenere le ginocchia lubrificate e per evitare il progredire del danno cartilagineo. Tale sostanza però ha poche capacità biologiche.
Quando si parla di capacità biologiche bisogna capire che le cellule possono produrre delle sostanze che forniscono segnali di comportamento ad altre cellule. Questi comportamenti sono veri quando il paziente è più giovane ovvero quando è nella pancia della propria mamma.
Tali capacità diminuiscono nel corso della vita.
Le cellule che hanno più conservato tali proprietà sono quelle del tessuto adiposo. Sebbene a volte non si capisca il ruolo benefico del tessuto adiposo esso ne ha molteplici.
Oltre alle note capacità di isolamento esso funge da vero e proprio organo di produzione di ormoni. Il bilanciamento di queste sostanze può migliorare o peggiorare la qualità dei nostri sistemi.
Queste capacità se portate e distillate all'interno di una semplice siringa, è possibile consegnarle direttamente all'interno di una cavità articolare in maniera da consegnarle alla cartilagine sofferente.
La cartilagine purtroppo non possiede dei vasi: il sangue porta le sostanze nutritive oltre a quelle di riparazione attraverso la osmosi semplice.
L'equilibrio del liquido sinoviale oltre alla gestione dell'infiammazione, la gestione del metabolismo globale del paziente sono alla base della salute dell'articolazione del paziente.
In un articolo che ho pubblicato tempo fa ho dimostrato scientificamente come il liquidò sinoviale nell'artrosi rappresenti un accumulo di sostanze di scarto legate a un metabolismo che non funziona in maniera corretta.
Certo si può risolvere un problema biomeccanico con una soluzione meccanica ma è fondamentale non dimenticare che le problematiche di osteoartrosi sono in effetti molto legate anche a una biologia alterata del paziente.
BIOLOGIA VS MECCANICA
In questo rapido video si vede come un prelievo di tessuto adiposo sottocutaneo con piccola manipolazione porti alla produzione di una siringa di materiale che può essere infiltrato dentro una o più articolazioni danneggiate.
L'intervento non prevede anestesia generale e il paziente può essere dimesso nella giornata stessa.
È una procedura relativamente indolore e facile da gestire.
Una volta terminata la procedura il paziente riceve una lettera dimissione con una semplice terapia da fare a casa e nel giro di due settimane riprende le sue normali attività.
Sappiamo da tempo che la resina in effetti è un liquido che permette la riparazione pressoché completa di danni importanti dei micro tubuli che trasportano la clorofilla negli alberi. Le sue proprietà medicamentose sono state studiate da molteplici farmacologi.
Il tessuto adiposo va parimenti studiato perché la risposta delle problematiche biologiche va ricercata all'interno di noi.